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UFO e oggetti non identificati
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UFO e oggetti non identificati
Gli Ufo sono tornati o siamo noi che guardiamo il cielo con occhi diversi? La domanda parte da un dato oggettivo: negli ultimi tempi, nell’ultimo anno in particolare, sono aumentate le segnalazioni di avvistamenti e ha ripreso vigore la curiosità e la ricerca verso quello che mantiene ancora oggi il fascino del mistero.
Secondo il Cun, Centro Ufologico Nazionale, mettendo a confronto i dati delle segnalazioni UFO del periodo da gennaio a ottobre 2018 con lo stesso periodo del 2019, risulta un incremento del 20% nell’ultimo anno.
Rimanendo sempre al 2018, il Cun segnala che sono pervenute al Servizio Ufoline del Centro ben 184 segnalazioni, concentrate soprattutto nel mese di luglio, con un picco di 47 casi. La regione che mostra il maggior numero di avvistamenti è la Lombardia con ben 26 episodi. A seguire la Toscana con 24 e poi il Lazio con 22. Roma risulta essere invece la provincia con più segnalazioni, 16, seguita da Firenze e Milano, con 11 casi.
Andando “oltreoceano”, dove l’argomento gode sempre di grande considerazione, si è rilevato un picco di interesse verso i cosiddetti “UFO del Pentagono”, protagonisti del 34° Convegno nazionale di ufologia: “Gli UFO del Pentagono: il caso del secolo o una nuova “grande illusione?”, in programma a Bologna, il 23 novembre 2019.
Ciò che ha attirato l’attenzione dei mass-media sono state le dichiarazioni della Marina degli Stati Uniti che hanno confermato la veridicità di tre filmati di oggetti ripresi negli scorsi anni dai loro mezzi aerei e il fatto che questi oggetti siano rimasti “non identificati”.
Ultimi elementi di una serie di eventi che inizia ben prima e che vede coinvolti ambienti militari e politici statunitensi e commissioni segrete del Pentagono.
In realtà i dibattiti e le polemiche sorti attorno a questi video e al reale coinvolgimento delle forze armate americane non sono una cosa nuova. Anzi, il coinvolgimento della difesa degli Stati Uniti nelle problematiche ufologiche risale ai tempi di Kenneth Arnold con le prime commissioni di studio ufficiali degli Anni ’50 e i primi sospetti su veri o presunti segreti occultati dal Pentagono.
Secondo il Cun, Centro Ufologico Nazionale, mettendo a confronto i dati delle segnalazioni UFO del periodo da gennaio a ottobre 2018 con lo stesso periodo del 2019, risulta un incremento del 20% nell’ultimo anno.
Rimanendo sempre al 2018, il Cun segnala che sono pervenute al Servizio Ufoline del Centro ben 184 segnalazioni, concentrate soprattutto nel mese di luglio, con un picco di 47 casi. La regione che mostra il maggior numero di avvistamenti è la Lombardia con ben 26 episodi. A seguire la Toscana con 24 e poi il Lazio con 22. Roma risulta essere invece la provincia con più segnalazioni, 16, seguita da Firenze e Milano, con 11 casi.
Andando “oltreoceano”, dove l’argomento gode sempre di grande considerazione, si è rilevato un picco di interesse verso i cosiddetti “UFO del Pentagono”, protagonisti del 34° Convegno nazionale di ufologia: “Gli UFO del Pentagono: il caso del secolo o una nuova “grande illusione?”, in programma a Bologna, il 23 novembre 2019.
Ciò che ha attirato l’attenzione dei mass-media sono state le dichiarazioni della Marina degli Stati Uniti che hanno confermato la veridicità di tre filmati di oggetti ripresi negli scorsi anni dai loro mezzi aerei e il fatto che questi oggetti siano rimasti “non identificati”.
Ultimi elementi di una serie di eventi che inizia ben prima e che vede coinvolti ambienti militari e politici statunitensi e commissioni segrete del Pentagono.
In realtà i dibattiti e le polemiche sorti attorno a questi video e al reale coinvolgimento delle forze armate americane non sono una cosa nuova. Anzi, il coinvolgimento della difesa degli Stati Uniti nelle problematiche ufologiche risale ai tempi di Kenneth Arnold con le prime commissioni di studio ufficiali degli Anni ’50 e i primi sospetti su veri o presunti segreti occultati dal Pentagono.
Insomma, di Ufo non si finisce mai di parlare; la curiosità sembra autoalimentarsi.
Ma, forse, in quel guardare il cielo con occhi diversi c’è solo il bisogno di “guardare” il mondo con occhi nuovi, al di fuori di noi.
Ma, forse, in quel guardare il cielo con occhi diversi c’è solo il bisogno di “guardare” il mondo con occhi nuovi, al di fuori di noi.
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